28.12.17

MUORE BIMBA VACCINATA





Aveva appena tre anni. Ed è morta nel giorno di Natale, il giorno che tutti i bimbi aspettano per un anno intero per ricevere i doni dal barbuto Babbo. Ma quella terribile malattia che è la meningite non ha avuto alcuna pietà. La notizia è circolata solo ieri: così un giorno di festa si è trasformato in tragedia per una nota e stimata famiglia di Capena.Dopo giorni di febbre alta e una condizione di salute che non accennava a migliorare, anzi peggiorava di ora in ora, i genitori della bimba originari di Capena hanno deciso di portarla in ospedale, al Sant’Andrea. Immediati il ricovero e la terribile diagnosi: meningite. Nonostante la bambina fosse stata vaccinata.

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Dopo appena 24 ore dal ricovero, in cui il quadro clinico non faceva che peggiorare, è stato disposto il trasferimento al Policlinico Gemelli. Dove i sanitari hanno tentato di tutto. Speravano in un miracolo di Natale che potesse salvare la bambina, ricoverata nel reparto di Terapia intensiva pediatrica. Ma quel miracolo non c’è stato, nonostante tutte le terapie che le hanno somministrato, nonostante la piccola abbia lottato con tutte le sue forze e abbia resistito ancora 24 ore. Troppo compromessa la situazione. Troppe le complicanze neurologiche che si erano già innescate. Una morte resa ancor più inspiegabile alla luce del fatto che la bambina era anche stata vaccinata contro questa malattia.

L’autopsia disposta sul corpicino, ed effettuata al Gemelli, ha confermato che ad ucciderla è stata una meningite pneumococcica, meno contagiosa di altre. Ma per conoscere quale sia il ceppo e l’agente (ovvero se batterica o virale) bisognerà aspettare ancora 24 ore, quando cioè arriveranno i risultati del «Pcr», l’esame sui campioni biologici inviati all’Istituto superiore di sanità. Risposte e conferme che potranno aiutare nella prevenzione e a livello prettamente medico, certo, ma che non potranno alleviare il dolore di una famiglia che ha subito un simile lutto. Una famiglia benestante, molto nota e stimata a Capena, il paesino dove la piccola viveva con i genitori. La bis nonna e la nonna della vittima (L.L. le sue iniziali) sono infatti le storiche proprietarie della più antica farmacia del paese, la farmacia «Tozzi». Il nonno materno, un architetto - come del resto anche la mamma - è stato per anni impegnato in politica nelle file dell’Udc.

A loro la comunità del paesino vicino Roma si è stretta in un abbraccio corale, come testimonia anche il comunicato pubblicato sul sito del Comune di Capena: «L’amministrazione comunale esprime le più sentite condoglianze alla famiglia per il grave lutto». Ma inevitabilmente c’è chi si è allarmato: specie i genitori dei piccoli compagni di asilo, la scuola materna privata «La farfalla», e quelli del corso di danza che la bimba frequentava nella vicina Monterotondo.

Il Servizio di igiene della Asl Roma 5, competente per il territorio in cui viveva la bambina, ha predisposto la profilassi antibiotica per gli alunni della materna, i familiari e le altre persone che hanno avuto contatti con lei negli ultimi tempi. La prevenzione è scattata poi anche a Monterotondo: «Sono state contattate quasi tutte le famiglie delle allieve del corso di danza per attivare la necessaria profilassi - scrive il Comune sul web - e sono state attivate precauzionalmente le procedure di sorveglianza sanitaria per le famiglie interessate, che saranno seguite per il periodo di possibile incubazione (una settimana)». E, nel tentativo di tranquillizzare: «Il batterio della meningite vive nel cavo orale e non sono necessari trattamenti degli ambienti frequentati dalla bambina».


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