31.1.17

SCORIE RADIOATTIVE DALLA NIGERIA AL GARGANO




di Gianni Lannes


Ad Angela Quitadamo i medici del Bambin Gesù a Roma hanno detto: "Lei è stata esposta a radiazioni durante la gravidanza". Oggi racconta: "I medici non riuscivano a spiegare come mai io abbia potuto avere, durante la gravidanza una così forte esposizione a radiazioni". Angela è una straordinaria scultrice, una donna sensibile e buona, a cui la vita ha riservato prove inenarrabili. Nel 2002 lavorava a Macchia di Monte Sant'Angelo. Allora ha messo al mondo una bambina affetta dalla sindrome di Vacterl. 

Crimini contro l'umanità dello Stato nostrano. E’ noto l’antefatto ma non il tragico finale e la beffa ai danni della Puglia. Un affare a senso unico: spazzatura industriale in cambio di armi dall’Italia all’Africa. Gli atti parlamentari in materia non hanno mai avuto risposta da tutti i governi italiani, fino ai giorni nostri. Nell’interrogazione a risposta scritta numero 4/01140 del 18 febbraio 1988, presentata dal senatore Guido Pollice c’è scritto: 

«Sui destinatari del compenso versato dall'Intermarine per la mediazione relativa ad una fornitura di cacciamine alla Nigeria». L'atto parlamentare del 17 marzo 1988, numero 4/04233 riporta testualmente: «Per la revoca del permesso di invio in Nigeria dei rifiuti tossici stoccati nel porto-darsena di Pisa».



30.1.17

NAVI DI GRANO AVVELENATO IN ITALIA

 
Manfredonia, 30 gennaio 2017, ore 15 - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)


di Gianni Lannes

La materia prima per pane e pasta tricolore sbarca sempre più dall’estero, però con sempre meno controlli sanitari o di frontiera. Basta un trucco all’italiana e diventa come per magia roba “made in Italy” da somministrare a tutto il mondo, italidioti compresi. L’ultima nave (13.975 tonnellata di stazza lorda) approdata dal Canada (Port Colborne), sabato 28 gennaio a Manfredonia in Puglia, si chiama Prosna e batte la bandiera ombra liberiana. Lo scafo della portarinfuse è vistosamente malmesso e i camion a rimorchio che caricano la mercanzia tossica non vanno per il sottile quanto ad igiene, poiché con gli stessi mezzi trasportano di tutto. I conducenti dei mezzi articolati hanno fretta di raggiungere i vicini pastifici che vanno per la maggiore. E' il terzo mercantile che giunge in loco col  famigerato "grano" dall'inizio dell'anno. Oggi ho chiamato sia la capitaneria di porto (0884.583871) che i piloti (0884.584870), ma nessuno si è degnato di rispondere al telefono.

 Manfredonia, 30 gennaio 2017, ore 15 - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)
 

I CRIMINI DELL’ENI IN ITALIA





di Gianni Lannes

Bombe industriali ad orologeria. Nel sottosuolo e in questo versante del mare Adriatico ma non solo, la multinazionale di Stato ha occultato e scaricato rifiuti estremamente pericolosi. Ora l'Eni con il cosiddetto "Progetto Italia" vuole nascondere per sempre le aree inquinate piazzandoci sopra impianti fotovoltaici
 Un rapporto del NOE Carabinieri di Roma, datato 27 maggio 1988, fotografa le discariche dell’Enichem a Manfredonia e Monte Sant’Angelo. Un documento dell’Enichem dell’1 agosto 1995, inviato all’Amministrazione Provinciale di Foggia, attesta inequivocabilmente: 

«Consapevoli tuttavia che l’uso del territorio per produzioni chimiche può avere contribuito, nel tempo, a degrado dell’ambiente, soprattutto con riferimento agli acquiferi sottostanti, e venuti a conoscenza di recente di evidenze sintomatiche, anche pregresse (es.: istruttoria del Proc. Pen. 32921/90, concluso con archiviazione) che suggeriscono gli opportuni approfondimenti, abbiamo già conferito (in data 28.7.1995) ad una società specializzata l’incarico di effettuare uno studio idrogeologico dell’area dello stabilimento. I risultati di tale studio indicheranno se e quali compromissioni esistono, la loro entità e gli eventuali interventi necessari per porvi rimedio…».





29.1.17

SCORIE RADIOATTIVE: MALATTIE E MORTE





di Gianni Lannes

Apro l'ennesimo vaso di Pandora relativo alla criminalità di Stato: ne va del bene comune. Purtroppo, non soltanto l'inquinamento chimico è stato riversato ai piedi del Gargano dai boiardi nazionali, grazie all'omertà di tutte le istituzioni di ogni ordine e grado. A Manfredonia dal 1989 nascono bambini con gravi malformazioni, tante persone si ammalano e muoiono, si tratta di innumerevoli casi che la letteratura scientifica correla all’inquinamento nucleare. E' sufficiente una visita all'ospedale Casa Sollievo della Sofferenza nella vicina San Giovanni Rotondo, precisamente nei reparti di oncologia ed ematologia, per comprendere le dimensioni di questo crimine contro l'umanità (i nostri connazionali), perpetrato da certi organismi dello Stato italiano. In loco, notoriamente, non sono mai state impiantate centrali atomiche. E allora come si spiega questa situazione?

In un documento della Presidenza del Consiglio dei Ministri si legge una disposizione particolare, anzi inaudita per l’opinione pubblica: l’interramento nelle pertinenze dello stabilimento dell’Enichem di una parte del carico (quella più pericolosa) della nave dei veleni Deep Sea Carrier (battente bandiera tedesca), alla fonda allora nei pressi del porto industriale “alti fondali” del centro sipontino, poi dirottata a Livorno.

ENI: SPECULAZIONI FOTOVOLTAICHE AL POSTO DELLE BONIFICHE


 
 
Niente di buono per l'ignara collettività. La multinazionale degli idrocarburi ormai in mani straniere, invece di bonificare le aree industriali gravemente inquinate e mai bonificate, provocando malattie nella popolazione e la morte di tante persone grazie all’omertà dello Stato italiano (ministero dell’Ambiente e di sindaci compiacenti) pianifica un altro sporco affare. Mettere un tappo su suoli e falde inquinate dal cane a sei zampe e continuare a fare finta di niente. Soltanto a Manfredonia il danno economico, senza considerare quello sanitario e la perdita di numerose vite umane, provocato dall'Enichem alla comunità locale si aggira sui 3 miliardi di euro.

28.1.17

UN'ALTRA NAVE DEI VELENI SCARICA GRANO INQUINATO


Manfredonia: foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)

di Gianni Lannes

Ecco la nave Prosna (13.975 tonnellate di stazza lorda), battente la bandiera ombra della Liberia, uno Stato fantoccio che ha sede a New York. Oggi, pomeriggio, a Manfredonia, scaricava “grano” proveniente dal Canada (Port Colborne), in un porto del Sud, Italia, lontano da occhi indiscreti e soprattutto controlli. Soltanto nel 2016, in questo porto periferico ed ufficialmente "inagibile", sono state scaricate 1 milione di tonnellate di "grano duro" (si fa per dire!) provenienti dall'estero.

riferimenti:



LE SCIE CHIMICHE NON ESISTONO!

Daunia (28 gennaio 2017, ore 7,20)


di Gianni Lannes

La realtà è una costruzione sociale calata dall'alto, o meglio imposta alla collettività. E' un'eresia non ingoiarla preconfezionata dai padroni della disumanità. Gas di scarico, scie belliche? Chiamatele come vi pare, il risultato non cambia. L'aria è per caso inquinata anche dagli aerei che a bassa quota transitano sempre più, in aerovie militari sui centri abitati dell'Italia? Per caso potrebbero esserci conseguenze sugli ecosistemi naturali, sugli esseri viventi e sugli esseri umani? Se non sono chemtrails, sarà allora acqua di colonia quella che (gli "alleati"angloamericani) sul progetto Teller del 1997 (presentato ad Erice come riportano le cronache del Corriere della Sera) disperdono persistentemente sull'Italia e gran parte d'Europa in modo sistematico dall'anno 2002? Delle due l'una. A proposito: perché la convenzione internazionale Enmod dell'ONU vieta (almeno sulla carta) la guerra ambientale, non convenzionale? E come mai nel 1980 l'intero Parlamento italiano ed il presidente della Repubblica Sandro Pertini, hanno approvato la legge 962 di ratifica? A che serve il MUOS in Sicilia? Perché l'Italia non è indipendente e non ha alcuna sovranità?

27.1.17

I CAMPI DI CONCENTRAMENTO DI MUSSOLINI TARGATI SAVOIA

discorso pubblicato dal giornale Il Popolo d'Italia del 19 settembre 1938


di Gianni Lannes


Nel belpaese la persecuzione degli Ebrei (ma anche dei dissidenti politici) ebbe inizio subito dopo il discorso di Benito Mussolini a Trieste, la mattina del 18 settembre 1938. Le leggi razziali sono una prova inoppugnabile unitamente alle testimonianze dei sopravvissuti e alla documentazione sepolta negli archivi di Stato. Quello che però è ignoto alla gran massa degli italiani, è l'esistenza di numerosi campi di concentramento, disseminati soprattutto nel Sud Italia, come ad esempio a Manfredonia, dove transitò anche Sandro Pertini.



26.1.17

IN ITALIA GRANO RADIOATTIVO DA UCRAINA, RUSSIA E ROMANIA



di Gianni Lannes


L'Istituto Superiore della Sanità è forse in letargo? Nei porti del belpaese seguitano a sbarcare da anni, impunemente, navi dei veleni che battono bandiere ombra, gravide di pericolosi carichi di cereali provenienti da territori dell’Europa orientale. Secondo le rilevazioni dell’IAEA, dell’OMS e di Greenpeace, si tratta di zone contaminate per migliaia di anni a seguito del disastro di Chernobyl. E così va in onda la farsa dei controllori e dei controllati. Milioni e milioni di tonnellate di rifiuti pericolosi trasformati in cibo tricolore. Più miracolo di così. Ma ecco qualche altro esempio: su cento portarinfuse ne viene controllata al massimo una. Nessuna autorità italiana, attualmente è in grado di certificare la quantità e la qualità esatta di grano importato annualmente in Italia. Non è tutto. A Cernovoda in Romania (il nuovo eldorado agricolo degli speculatori mondiali e nostrani), dove il rispetto dell’ambiente - come della vita umana - è un optional non assicurato dallo Stato, è attiva dal 1996 una centrale nucleare realizzata in concorso dall’Ansaldo nucleare, che vomita inquinamento nell’aria, nell’acqua e nella terra.

25.1.17

STRAGE DI USTICA: L’OMERTA’ USA



di Gianni Lannes

Ecco il primo documento ufficiale targato United States of America, sulla strage di Ustica (81 civili assassinati, tra cui 11 bambini). Il testo reca la firma del sottosegretario di Stato. Warren Cristopher si preoccupa due ore dopo l’accaduto (l’alba negli States), consumato sotto gli occhi elettronici dello zio Sam (documenti militari registrati mai richiesti dalla magistratura tricolore al Pentagono). Il DC 9 Itavia fu sacrificato dal governo italiano per la solita ragion di Stato. Nessun responsabile di questo orrendo crimine, ovvero nessun politicante è mai finito sul banco degli imputati. Questo segreto indicibile a distanza di così tanti anni è condiviso oltreché da Roma, Parigi e Tel Aviv, anche da Washington e Bruxelles. Io so, io non dimentico...

riferimenti:

ENERGAS: L’IMPIANTO NON E’ DI INTERESSE STRATEGICO

 La sentenza della Corte Costituzionale numero 110 del 2016 parla chiaro e non ha bisogno di interpretazioni. Con essa la Consulta ha bocciato i ricorsi presentati dalle Regioni Calabria, Abruzzo, Marche e Puglia contro lo Sblocca Italia. Nel mirino erano finite le norme relative alle autorizzazioni per trivelle e gasdotti, qualificate come «opere di interesse strategico», dicitura che, secondo i ricorrenti, avrebbe consentito un via libera dallo Stato senza accordo con i territori. Per la Consulta, invece, non c’è niente di incostituzionale, perché il quadro non cambia e bisogna prevedere «sempre la necessaria intesa con la Regione interessata», su se, dove e come autorizzare le infrastrutture e persino sulle «operazioni preparatorie necessarie alla redazione dei progetti». Dunque, la legge 4 aprile 2012, numero 35 non conferisce priorità strategica.
Nonostante le promesse pubbliche, però, il governatore Emiliano non ha ancora revocato in autotutela la delibera di giunta regionale numero 1361 del 5 giugno 2015, a firma di Nichi Vendola che ha espresso un “parere di compatibilità ambientale” sulla base di una relazione a firma dell’ingegner Antonello Antonicelli allora in forze all’assessorato regionale all’ecologia, e poi assunto, incredibilmente, il 21 marzo 2016 dal sindaco di Manfredonia Riccardi. A proposito: l'amministrazione comunale ha mai chiesto ufficialmente al presidente della regione Puglia di annullare la delibera 1361 del 2015?

BASILICATA: UN ALTRO DEPOSITO NUCLEARE

foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)


di Gianni Lannes

Bonifiche nucleari a rilento: un incubo senza fine. Il 18 gennaio scorso Luca Desiata (amministratore delegato di Sogin) ha riferito in un'audizione parlamentare, del deposito da costruire all’ex centro di ricerca nucleare del CNEN-ENEA di Trisaia, dove giacciono nella fossa 7.1, almeno 54 metri cubi di scorie radioattive di varia origine. Proprio in Lucania il governo italiano ha realizzato più di mezzo secolo fa il primo cimitero nucleare italiano sotterraneo, in palese violazione della sicurezza e dell’incolumità pubblica, anche a seguito di alcuni incidenti mai comunicati alla Prefettura di Matera e mai rivelati all'opinione pubblica (in Cassazione è stata comunque confermata la condanna di un funzionario dell'Enea).

24.1.17

I TERREMOTI MARINI DEL CNR

 Gargano (dicembre 2009): uno dei sette capodogli trucidati e vivisezionati - foto Gianni Lannes



di Gianni Lannes


Il Consiglio Nazionale delle Ricerche ha forse licenza di uccidere le creature marine? Non basta la rapina di idrocarburi delle multinazionali straniere nel mare nostrum, con il beneplacito dei governi eterodiretti italiani. La fauna marina fugge, si dilegua, dopo il passaggio della Minerva Uno. Se ne sono accorti i pescatori calabresi che giustamente l’hanno rincorsa ed accerchiata pacificamente, poi hanno protestato con le autorità locali. Dai documenti ufficiali si apprende che la nave con il solito pretesto “scientifico” della cosiddetta "ricerca" (utile a chi?) spara onde sismiche sui fondali: un inquinamento acustico di impulsi elettromagnetici (la famigerata "sismica a riflessione") che disorienta, danneggia e spesso uccide soprattutto i cetacei, come nel caso dei sette capodogli ammazzati nel dicembre 2009, a causa di un'embolia gassosa a livello coronarico (come hanno accertato i vivisezionatori dell'università di Padova). Chissà perché dal sito online della Guardia Costiera di Vibo Valentia sono sparite le ordinanze 54 e 58 dell'anno 2015.

23.1.17

L’ITALIA IMPORTA GRANO INQUINATO E CONTAMINATO!



di Gianni Lannes

A proposito di insane miscelazioni ignote agli ingenui consumatori. Dopo un salto a Ravenna (una centrale di smistamento della materia prima avariata) e un giro nei porti minori, chi abbia dimestichezza degli ambiti portuali, può rendersi conto che il frumento importato dall’estero non è quasi mai controllato all’arrivo nel belpaese. Perché? Forse per evitare di riscontrare ufficialmente le caratteristiche tossicologiche dei grani importati che poi miracolosamente si trasformano in pasta "made in Italy". Nei porti italiani si scaricano milioni di tonnellate di frumento estero, compreso "sub-grano" di bassa categoria, con tenori di micotossine e metalli pesanti tali da renderlo inutilizzabile al consumo umano; senza dire della contaminazione radioattiva proveniente dall’Ucraina, a bordo di navi battenti bandiere ombra. 

BARILLA: DAI SOCI PRODUTTORI DI ARMI A MARIO MONTI & SHIMON PERES




di Gianni Lannes


Ma quanto è piccolo il mondo. L'altro giorno in una biblioteca pubblica italiana ho trovato per caso una pubblicazione dell'azienda di Parma che compra grano all'estero e lo trasforma miracolosamente in pasta italiana. E tanti credono che sia un'esclusiva produzione italiana. Miracoli del marketing tricolore. Comunque il volumone è intitolato "Eating Planet 2012". La prefazione è di Mario Monti, già presidente europeo del sodalizio criminale Bilderberg che ha dato un notevole contributo ad affondare l'Italia per salvare banche e multinazionali, ma c'è anche un contributo di uno dei sionisti più noti al mondo, ovvero Shimon Peres, responsabile della morte di migliaia di palestinesi, inclusi neonati, bambini e adolescenti. Il portaborse di Ben Gurion è stato anche un venditore internazionale di armi, addirittura nucleari, come nel caso documentato del Sudafrica razzista. Insoma un criminale santificato in vita con il nobel per la pace, che ormai non si nega a nessun macellaio di gente inerme.



22.1.17

IL GOVERNO ITALIANO, LA PEDOFILIA E I DISINFORMATORI WEB

di Gianni Lannes


Menzogne ufficiali a poco prezzo. Non è un caso se i governi italiani non rispondono agli atti parlamentari su temi fondamentali che toccano l'infanzia: soltanto nella XVII legislatura (in corso), si sono accumulate una quarantina fra interrogazioni , interpellanze e mozioni che non hanno ricevuto risposta.  

Per negare questo fenomeno che ogni tanto buca la rete di internet con notizie documentate, il presidente della Camera dei deputati, tale Laura Boldrini (in poltrona per ignoti meriti) ha adottato uno stuolo di disinformatori professionisti, come riferisce il quotidiano di regime La Repubblica, per propagandare la spazzatura internautica: 

«Sono in contatto con esperti, i cosiddetti debunker: - ha spiegato la presidente durante un incontro con la stampa - il debunking è l'attività che smaschera le bufale'' attraverso una verifica attenta e puntuale sulle fonti e sulla trasmissione della notizia. ''Sono Paolo Attivissimo (Il Disinformatico), Michelangelo Coltelli (Bufale un tanto al chilo), David Puente (Davidpuente.it) e Walter Quattrociocchi del CSSLab dell'IMT di Lucca - prosegue Boldrini - e consegneremo l'appello ai grandi social network che devono essere seri».


21.1.17

BUTAC & PEDOFILIA

di Gianni Lannes

Un caso di analfabetismo funzionale, di disinformazione pilotata dal basso,  anzi dallo sprofondo istituzionale. Che credibilità può mai avere chi innanzitutto non si espone personalmente, con nome e cognome e vomita idiozie a raffica per occultare maldestramente la realtà? Ma c'è di peggio. Ecco una situazione in cui cialtroneria e stupidità vanno pericolosamente a braccetto per negare fatti lampanti. Butac, ovvero un’accozzaglia di anonimi moralistoidi d'accatto sulla falsariga dell'attivissimo minus habens - legittimata addirittura dalla presidente della camera Laura Boldrini - che getta fango su chi non ripeta a pappardella le parole d’ordine del potere, e su internet nega verità evidenti anche ai ciechi, usando maniacalmente il trito luogo comune dei termini “bufala” e “complottismo”. Comunque, per la logica coniugata alla semantica, il “complottista” è chi ordisce e realizza appunto i complotti, e non chi li smaschera. Un classico esempio è la guerra ambientale segreta in atto, in palese violazione della Convenzione Enmod dell'Onu (risalente al 1976), ratificata in Italia dalla legge 962 del 1980 a firma del presidente della Repubblica Sandro Pertini.

A proposito di abusi di adulti sui minori, questi sgangherati dementi del nulla miscelato al niente, hanno offerto il peggio nei due seguenti post:




ESPERIMENTI SOTTERRANEI: DA GINEVRA AL GRAN SASSO


di Gianni Lannes

 
Per definizione la materia è ormai oscura. Quali esperimenti sono attualmente in corso nel laboratorio sotterraneo dell'Istituto nazionale di Fisica Nucleare del Gran Sasso che possono influire sulla faglie sismiche? C'è qualche correlazione tra l'ipocentro standardizzato dei recenti terremoti a 10-11 chilometri e le predette ricerche "scientifiche" coperte dal "segreto di Stato"? Come mai il controllo dei predetti laboratori in Abruzzo è sotto l'egida del ministero della Difesa? Per quale ragione gran parte dei sismologi italiani partecipa con cadenza annuale, in Europa, al workshop sismico della NATO? E perché in Italia viene violata almeno dal 2009 la convenzione Enmod dell'ONU che vieta la guerra ambientale? Infatti in Italia dal 3 febbraio 1981 è in vigore - e non è mai stata abrogata - la legge 29 novembre 1980 ("Ratifica ed esecuzione della convenzione sul divieto dell'uso di tecniche di modifica dell'ambiente a fini militari o ad ogni altro scopo ostile, con allegato, adottata a New York il 10 dicembre 1976 e aperta alla firma a Ginevra il 18 maggio 1977”), approvata a maggioranza dal Parlamento e promulgata dal presidente della Repubblica Sandro Pertini. Forse è in atto un altro tipo di strategia della tensione, che ha già insanguinato l'Italia nel recente passato?




19.1.17

ITALIA: IL FINIMONDO

di Gianni Lannes

A memoria umana non si rammenta la combinazione di una tempesta di neve, l’esondazione del fiume Pescara, nonché terremoti in sequenza ravvicinata con ipocentro standardizzato a 10 chilometri. Secondo Carlo Meletti dell'INGV, questa successione sismica così incalzante è un'anomalia. A stupire i sismologi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia sono le modalità in cui si sono susseguiti i 4 terremoti di magnitudo superiore al grado 5 nell’arco di appena 3 ore. Non si è mai osservata una serie di terremoti succedersi con queste caratteristiche. «E’ un fenomeno nuovo nella storia recente per le modalità con le quali si manifestano» ha dichiarato il sismologo Alessandro Amato dell’INGV.  

13.1.17

GLIFOSATO IN EUROPA



di Gianni Lannes

Il profitto è più importante della salute di 500 milioni di europei. Il glifosato è stato dichiarato «potenzialmente cancerogeno per l’uomo» nel marzo 2015 dall’Associazione di ricerca sul cancro (Airc), che lo ha classificato nei fattori di rischio del gruppo 2A (assieme alle carni rosse e al bitume), dimostrando tra l’altro una correlazione tra l’uso del pesticida e il sorgere di linfomi di tipo non-Hodgkin. L’autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), invece, ha sostenuto il contrario, ossia che è improbabile che il glifosato rappresenti una minaccia di cancro per l’uomo. La ricerca dell’Efsa è stata bollata come scarsamente indipendente, e alcuni attivisti hanno dimostrato il coinvolgimento di alcune corporation del farmaco, che avrebbero, in maniera del tutto strumentale, pilotato lo studio e i dati.

Il pesticida è stato creato nel 1950 in svizzera, ed è entrato nel mercato nel 1974. E’ presente in oltre 750 prodotti per l’agricoltura, ma il più noto è il Roundup della Monsanto.

9.1.17

PANE DEL SUD


Pane della Daunia - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)
di Gianni Lannes

Un viaggio può iniziare da un solco nella terra. Il Mezzogiorno d’Italia non è solo un luogo geografico nel Mediterraneo, ma la solarità di una terra protesa tra cielo e mare. La sua storia è antica quanto l’essere umano e i frutti che il Meridione regala da sempre hanno radici profonde.

6.1.17

CONTAMINAZIONE ALIMENTARE: DAL CANADA ALL'ITALIA

di Gianni Lannes

La nocività ambientale è una strategia fondamentale del sistema di potere. Non è che le persone, a parte la nemesi medica, si ammalano e poi muoiono per caso. Certi prenditori non hanno scrupoli e vedono soltanto il profitto economico. Questi ectoplasmi non hanno pietà dei bambini. Fanno ingurgitare spazzatura industriale straniera agli ignari consumatori italidioti, robaccia avvelenata dal glifosato. Gli italiani sono trattati peggio degli animali, vale a dire alla stregua delle cavie. In Canada il grano duro imbottito di micotossine è per legge un rifiuto speciale. Invece di finire in discarica da più di un decennio approda a poco prezzo sulle nostre tavole, trasformato in pasta tricolore dopo essere sbarcato nei porti italiani sotto la denominazione di mangime per animali. Gli inquirenti se non gradiscono gli invisibili porti minori e non si scomodano troppo, potrebbero fare un salto a Ravenna oppure a Catania o magari a Bari, per accertare l’inquietante fenomeno. Comunque, i controlli latitano da sempre. L’Unione europea ed il governo - che bivacca eterodiretto dall’estero a Palazzo Chigi - non tutelano la popolazione italiana.


LUOGHI COMUNI

Un luogo è uno spazio vissuto: un ambito territoriale e al contempo metaforico. Se è condiviso, un luogo è dunque comune. Le conoscenze collettive, i patrimoni comunitari di spazi, risorse, conoscenze e consuetudini non sono né proprietà privata né pubblica, ma collettivamente appartengono a coloro che abitano un luogo. Proprio tali risorse sono a rischio di estinzione: liquidate, espropriate, privatizzate, addirittura brevettate, dichiarate fuori legge, espulse dalla terra e dalla storia. Luoghi comuni sono gli spazi materiali, giuridici e simbolici delle comunità, sono gli usi civici e i saperi condivisi. I luoghi comuni sono per natura indisponibili, inalienabili, imprescrittibili, non privatizzabili, insomma ineludibili.

5.1.17

ALIMENTI RADIOATTIVI DALL’UCRAINA ALL’ITALIA


di Gianni Lannes

Un cancro a norma di legge europea per ogni malcapitato ed ignaro italiano. In base al «regolamento di esecuzione (ue) 2015/2405 della commissione del 18 dicembre 2015 recante apertura e modalità di gestione di contingenti tariffari dell'Unione per prodotti agricoli originari dell'Ucraina» l'Italia - grazie al beneplacito della cosca criminale dei politicanti parassitari italidioti -  è costretta ad ingurgitare merci agricole inquinate dalla radioattività, inclusi i funghi (naturali amplificatori nucleari). E’ un’imposizione decretata dal presidente della commissione europea Jean Claude Juncker, che nessun cittadino italiano o europeo ha eletto a questa carica di così ampio potere. I danni potenziali alla salute pubblica si sommano a quelli inferti alla nostra economia agricola, ormai senza più difese. Rigorosi controlli? Chi li ha visti?

   

3.1.17

L’ITALIA IMPORTA GRANO RADIOATTIVO DALL’UCRAINA E DALLA RUSSIA

Manfredonia, 2 gennaio 2017 - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)

di Gianni Lannes


Non è un segreto anche se la maggioranza della popolazione italiana non lo sa; e non è la prima volta, basta scorrere le cronache dagli anni ’80 in poi, per accertare l’inquietante fenomeno. Latitudine 41.61678 N e longitudine 15.95111 E. Magari ai profani questi numeri non dicono niente, eppure sono coordinate interessanti per illuminare l’importazione di materia prima trasformata in cibo falsamente italiano.