5.2.15

IL GASDOTTO TAP SVENTRERA' IL SALENTO

di Gianni Lannes


Addio bellezze naturali e tesori archeologici. Nell'Italietta della banane - priva di una classe dirigente indipendente e all'altezza dei tempi - vince ancora una volta il profitto angloamericano. L'esecutivo renziano, infatti, si accinge a lasciar stuprare da multinaizonali straniere (BP, Socar, Stratoil) le coste pugliesi. Il gasdotto Tap, purtroppo, si farà in barba al buon senso e alle normative di protezione ambientale. La decisione sarà ufficializzata in aprile dal governo eterodiretto, e non eletto piazzato da Napolitano a palazzo Chigi, al fine di garantire gli interessi esteri nel belpaese. "Noi siamo pronti a rispettare chi dice no, ma chi dice no non può dire stop" ha pontificato il democristiano Matteo Renzi. 


Nonostante le sacrostante resistenze della comunità locale, il gasdotto dal 2020 porterà il gas dall'Azeirbagian (transitando per Grecia e Albania), sbriciolando al contempo il territorio salentino. Oltretutto il Tar del Lazio ha recentemente accolto il ricorso presentato dall'azienda (BP, Socar, Stratoil) contro l'ordinanza del sindaco di Melendugno, in provincia di Lecce, sul cui territorio è previsto l'approdo finale della deleteria infrastruttura. Secondo i giudici amministrativi per la realizaazione della Tap - che ha già ottenuto il via libera alla valutazione d'impatto ambientale, non è necessario un nullaosta paesaggistico. Ben 40 sindaci del Salento avevano chiesto ufficialmente di individuare un percorso alternativo a quello che terminerà in località San Foca. Grazie ora e sempre, a Svendola Puglia!



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