17.3.13

ARGENTINA: OPERAZIONE MASSACRO





di Gianni Lannes


Omaggio a un grande del giornalismo investigativo, un genere desueto ed assolutamente scoraggiato in Italia, anzi non più praticato seriamente. 

Rodolfo Walsh è stato un memorabile giornalista di caratura mondiale, assassinato come altre migliaia di persone, dagli squadroni della morte il 25 marzo 1977, per ordine del generale Videla, appoggiato dalla Chiesa Cattolica, anzi mentre le alte gerarchie ecclesiastiche, compreso Jorge Mario Bergoglio (il nuovo Papa) erano proprio distratte.

Il mitico Gabriel Garcia Marquez lo chiamava così: «L’uomo arrivato prima della CIA» per aver sventato da cronista, un complotto dei servizi segreti. 

Walsh è un maestro del giornalismo investigativo. Attraverso le sue opere ho imparato questo duro mestiere ed ho capito di appartenere ad una specie in via di estinzione.

Ha scritto Marquez: «Quando il mondo era giovane e meno urgente, Rodolfo Walsh è stato l’autore di certi testi polizieschi stupefacenti che io leggevo la domenica riprendendomi da qualche sbornia in una pensione per studenti a Cartagena. In seguito è stato autore di certi reportage impressionanti ed implacabili in cui denunciava i massacri notturni e la scandalosa corruzione delle forze armate argentine. In tutte le sue opere, anche in quelle che sembravano di semplice finzione, si è distinto per il suo impegno nei confronti della realtà, per il suo talento analitico quasi inverosimile, per la sua audacia e per la sua serietà».

Operazione massacro è il primo di questi clamorosi reportage. Pubblicato nel 1957, racconta un episodio di qualche anno prima, che sarebbe passato sotto silenzio se Walsh non vi si fosse imbattuto casualmente: un massacro di civili innocenti da parte della prima giunta militare golpista antiperonista. 

Walsh indaga da segugio giornalista, ricostruisce i fatti, scopre la cospirazione ed i suoi moventi e fini, e scrive un libro di denuncia rientrante tra i “capolavori del giornalismo universale” di cui parla quel genio di Marquez. E’ un reportage di pulsante attualità, ma che sembra possedere un cuore antico: la poesia dell’impegno del rivoluzionario. 

D’altronde proprio in terra Argentina era nato Che Guevara, anche lui assassinato a tradimento da sicari militari boliviani su impulso della Central Intelligence Agency.
Rodolfo Wals è nato nel 1927 a Choele-Choel in Argentina. E’ autore di alcuni testi narrativi tra cui Los oficios terrestres (1965), Un kilo de oro (1967), Variaciones en rojo (1953), Un oscuro dìa de justicia (1973).


Dal 25 marzo 1977, il suo nome fa parte della lunghissima lista dei desaparecidos, quelle persone sequestrate ad opera della dittatura militare argentina e di cui non si è avuto più notizia.

2 commenti:

  1. IL PAPA NOVELLO gioite tutti che bello che bello Roma ha di nuovo un paparello lui vien da molto lontano e gesuita e fa il francescano nella sua terra fu troppo silente ai piccoli eroi svaniti nel nulla poco disse per tanta paura il regime era sacro cosi anche la tortura le mamme a cercare a piazza de mayo gridarono forte al gran letamaio che sordo di orecchie e forte nel braccio chiuse le bocche con gran catenaccio nessuno ricorda piu le persone solo le mamme affacciate al balcone con la foto piu bella del loro cuore rubato alla vita e all'amore. G.c

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    1. Anonimo3/20/2013

      Molto bella e profonda, la rima aggiunge un pizzico di sarcasmo che esalta la forza critica.

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Gradita firma degli utenti.